Bologna / Come se, l’inganno dell’anima / 18-29 Giugno (prorogata per tutto il mese di Luglio)
Inaugurazione sabato 18 maggio ore 19.00
18 maggio -> 29 giugno
lunedi-> sabato ore 10-12 e 16-19
giovedi pomeriggio chiuso
Tatler , via Rialto 29/2 Bologna
…tutto è incomprensione, perché non si riesce più a capire nulla, là dove, com’è naturale, tutto è in corso di dissoluzione, ed è per questo che io non riesco più a dormire.
Ungenach, Thomas Bernhard
Un abboccare ad ogni amo della memoria, quella sedimentata sul nostro personale fondale.
Raffaele Fasiello dissemina svelamenti, per un attimo separati da ciò che li circonda.
Svelamenti, ognuno dei quali impone una propria verità particolare, una propria cronologia, un fragile ordine suscettibile ad ogni spostamento dello sguardo/corrente
Tra le immagini nasce una fitta corrispondenza, come in un romanzo epistolare a più voci: uno scrive, l’altro risponde, un altro ancora viene evocato
E così ci rende una narrazione di distanze dislocate nel tempo,
crea una sorta di incorporeità che scaturisce dal carattere episodico e dall’inafferrabilità.
E che tutto non è stato altro che un tentativo di farsi comprendere, mentre …
Raffaele Fasiello dissemina svelamenti, per un attimo separati da ciò che li circonda.
Svelamenti, ognuno dei quali impone una propria verità particolare, una propria cronologia, un fragile ordine suscettibile ad ogni spostamento dello sguardo/corrente
Tra le immagini nasce una fitta corrispondenza, come in un romanzo epistolare a più voci: uno scrive, l’altro risponde, un altro ancora viene evocato
E così ci rende una narrazione di distanze dislocate nel tempo,
crea una sorta di incorporeità che scaturisce dal carattere episodico e dall’inafferrabilità.
E che tutto non è stato altro che un tentativo di farsi comprendere, mentre …
Patti Campani, 3 maggio 2019
ATTRITO
“Siamo finiti su una lastra di ghiaccio dove manca l’attrito e perciò le condizioni sono in certo senso ideali,
ma appunto per questo non possiamo muoverci. Vogliamo camminare; allora abbiamo bisogno dell’attrito”.
Ricerche filosofiche, Ludwig Wittgenstein
ATTRITO
è la superficie scabra per il nostro il passo, il non slittare a vuoto agitandoci inutilmente
è l’origine della scintilla, il suo fuoco, la luce
è il vibrare della corda sotto l’archetto,
il segno lasciato sulla carta
e quello dell’unghia sulla pelle,
è ciò che ci consente di trattenere anche solo brevemente ed afferrare la visione di un senso,
anche se capire ‘come è’ non si può. Dirlo, ancora meno.
Nulla mai di quanto diremo potrà essere vero, corrispondere alla realtà del mondo, ma sarà legato a questo nostro continuo pensare e camminare intorno, avanti e indietro, cercandone nuove visioni, dandone nuove versioni.
è la superficie scabra per il nostro il passo, il non slittare a vuoto agitandoci inutilmente
è l’origine della scintilla, il suo fuoco, la luce
è il vibrare della corda sotto l’archetto,
il segno lasciato sulla carta
e quello dell’unghia sulla pelle,
è ciò che ci consente di trattenere anche solo brevemente ed afferrare la visione di un senso,
anche se capire ‘come è’ non si può. Dirlo, ancora meno.
Nulla mai di quanto diremo potrà essere vero, corrispondere alla realtà del mondo, ma sarà legato a questo nostro continuo pensare e camminare intorno, avanti e indietro, cercandone nuove visioni, dandone nuove versioni.
Patti Campani, marzo 2019